Il Sud Italia è il suo amore eterno, “die ewige Liebe” come le piace pronunciarlo in perfetto tedesco quando lo racconta in Germania, il Paese in cui vive.
L’Italia del Sud è la terra che le ha dato i natali, la sua formazione professionale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, l’abilitazione all’insegnamento di Disegno e Storia dell’Arte, e le ha impresso la forza e la passione che la contraddistinguono.
Ed è il Sud della penisola italiana il Leitmotiv dei suoi quadri, creazioni che – attraverso colori accesi – rievocano paesaggi ed immagini della sua terra di origine.
Valeria Marra è originaria di Lecce, città barocca del Salento, situata nel bel mezzo del tacco dello stivale italiano.
Artista poliedrica, Valeria i tacchi li indossa anche per esibirsi nel tango, ballo argentino nato alla fine dell’800 grazie altresì al contributo degli emigranti italiani, che sbarcarono in Sud America per rifarsi una vita.
L’emigrazione degli italiani del Meridione è uno dei temi centrali delle canzoni dialettali pugliesi, calabresi, siciliane e napoletane che Valeria interpreta, accompagnata da strumenti tradizionali come tamburelli e nacchere e da chitarra e violino dei musicisti Werner Reif e Lia Chkartishvili, con cui ha costituito il “Trio LU SULE”.
Mentre le danze popolari del Sud – quali la “tarantella”, la “pizzica” e la “tammurriata” -, proposte in alcuni suoi spettacoli, parlano della società del tempo.
La cultura popolare e la profondità dei sentimenti degli emigranti italiani è quello che l’artista pugliese racconta durante i suoi concerti, attraverso i testi delle canzoni antiche – che ha tradotto in tedesco per il suo pubblico -, per divulgare e condividere questo ricco patrimonio di conoscenza.
Valeria ha trovato in Germania il terreno favorevole per esprimere un talento che è anche parte della sua vita personale.
